mercoledì 8 luglio 2009

IL SENSO DELL'AMORE

Una sera,

mentre la mamma preparava la cena,
il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano.
Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma,
che si asciugò le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto:

Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 EURO.
Per aver ordinato la mia cameretta: 1,50 EURO.
Per essere andato a comperare il latte: 0,50 EURO.
Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 EURO.
Per aver preso due volte "ottimo" a scuola: 2 EURO.
Per aver portato fuori l'immondizia tutte le sere: 1 EURO.

Totale: 9 EURO.

La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente.
La sua mente si affollò di ricordi.
Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse:

Per averti portato in grembo per 9 mesi: 0 EURO.
Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 EURO.
Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 EURO.
Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 EURO.
Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo giorno: 0 EURO.
Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato: 0 EURO.
Per la vita che ti do ogni giorno: 0 EURO.

Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio.
Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto,
due grosse lacrime fecero capolino nei suoi occhi.

Allora prese il foglio, lo girò, e sul suo conto scrisse: "PAGATO".
Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

Quando nei rapporti personali e familiari ed in ogni nostra relazione si incominciano a fare i conti, è tutto finito.
L'AMORE, o è gratuito o non è AMORE.

Spesso siamo così nelle nostre relazioni, la nostra natura ci spinge spesso a presentare il conto.
Lo facciamo con le persone con cui ci relazioniamo quotidianamente.
Lo facciamo con i nostri familiari.
Lo facciamo con Dio.

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